Planetek Hellas ha sviluppato un nuovo web tool per ESA per gestire i dati del Legacy Archive di Planck

Planetek Hellas ha sviluppato un nuovo web tool per ESA per gestire i dati del Legacy Archive di Planck


Planetek Hellas ha consegnato con successo all'Agenzia Spaziale Europea (ESA) il nuovo avanzato strumento Planck Legacy Archive Added-Value Interface (PLAAVI). Il PLAAVI è costituito da una serie di strumenti Web a valore aggiunto che consentono agli scienziati di eseguire l'elaborazione remota sui prodotti Planck, che risiedono fisicamente nell'archivio ESA online ospitato presso l'European Space Astronomy Centre (ESAC) a Madrid.

Per il progetto PLAAVI Planetek Hellas si è avvalsa della collaborazione degli scienziati di Planck dell'Istituto di Astrofisica Teorica dell'Università di Oslo, Norvegia, che hanno partecipato al team attraverso Expert Analytics (XAL), una società spin-off del Centro di Ricerca SIMULA.

Stelios Bollanos, direttore e co-fondatore di Planetek Hellas, ha dichiarato: "Questa consegna è un eccellente esempio della nostra capacità di comprendere bene le esigenze della comunità scientifica spaziale e fornire solidi servizi di ingegneria del software industriale a supporto delle attività dell'ESA per i Mandatory Programs".

Jan Tauber, scienziato del progetto Planck dell'ESA, ha dichiarato: "Le funzionalità fornite da PLAAVI aiuteranno gli scienziati che non hanno molta familiarità con i dettagli dei dati Planck ad usarlo nelle loro analisi astrofisiche. Sono molto felice di poter offrire questa infrastruttura e mi aspetto un utilizzo maggiore e migliorato del nostro archivio".

Gli strumenti web PLAAVI consentono di eseguire processi sui prodotti Planck quali: sottrazione di componenti, conversione di unità, correzione del colore, trasformazione passa banda, mascheramento di ritagli di mappa o mappe a cielo pieno, separazione dei componenti, mappatura utilizzando due diversi tipi di dati, media dei raggi effettiva e ritaglio della mappa dei rumori.

Le funzionalità PLAAVI sono accessibili tramite il sito Web Planck Legacy Archive (PLA). Per ulteriori informazioni tecniche, consultare la documentazione dedicata.

La missione Planck

Il satellite Planck, durante il suo periodo operativo dal 2009 al 2013, orbitò la Terra vicino al punto di Lagrange 2, a 1,5 milioni di km dalla Terra. Il suo obiettivo principale era quello di misurare le fluttuazioni dello sfondo cosmico a microonde - la luce più antica nella storia dell'Universo - con un'accuratezza imposta dai limiti astrofisici fondamentali, tracciare le mappe più accurate fino ad oggi. Le mappe di Planck sono usate oggi dagli scienziati e saranno utilizzate in futuro dalle generazioni di scienziati che verranno, al fine di analizzare e confrontare le teorie sulla nascita dell'universo e avvicinarci a rispondere alla domanda fondamentale "Come è iniziato tutto?”.

Altre informazioni https://www.esa.int/Our_Activities/Space_Science/Planck

Scarica il comunicato congiunto ESA / Planetek Hellas (PDF)